E-Learning, una rete intercontinentale per lo sviluppo e la sostenibilità
Il metodo Pedagogia per il Terzo Millennio, ideato da Patrizio Paoletti e sviluppato dall’équipe di ricercatori della Fondazione, si avvale da oggi di un nuovo strumento: l’E-Learning.
Grazie a questo progetto innovativo, che si inserisce nei programmi Scuole nel Mondo e Alta Scuola di Pedagogia di Fondazione Patrizio Paoletti, dal 1 ottobre 2008 oltre 180 utenti parteciperanno al primo corso di Pedagogia per il Terzo Millennio su piattaforma e-learning. Uno strumento che sosterrà educatori, insegnanti e genitori nella formazione pedagogica continua, uno strumento educativo per affermare nella quotidianità con i propri alunni, i propri figli e con ogni bambino il diritto alla Pace, alla Vita, all’Istruzione, allo Sviluppo.
Le adesioni alla piattaforma comprendono insegnanti ed educatori dall’Europa, dal Sud America, dall’Africa e dall’Asia. I contenuti veicolati hanno la funzione di continuare il percorso formativo alla Pedagogia per il Terzo Millennio iniziato e sostenuto sia dai seminari di PTM, tenuti in varie parti del mondo, sia dall' Alta Scuola di Pedagogia di Fondazione Patrizio Paoletti.
La piattaforma veicola i temi di un sistema pedagogico che opera per il miglioramento e lo sviluppo del potenziale di relazione tra gli individui.
Un percorso fruibile in 4 lingue: inglese, francese, spagnolo e italiano.
L’elaborazione dei contenuti, supervisionata da Patrizio Paoletti e curata da dal dott. Marco Benini (pedagogista), dal dott. Marcello de Vita (insegnante) e dalla dott.ssa Antonella Selvaggio (psicoterapeuta) ha indagato gli aspetti basilari della Pedagogia per il Terzo Millennio, soffermandosi sui concetti che ne sono le principali idee-strumento: l’osservazione, la mediazione, la traslazione, lo sviluppo e la crescita.
Il corso base è suddiviso in 7 moduli corredati da esercizi per lo studio pratico delle idee, e da un piccolo test di verifica delle conoscenze.
Un ringraziamento particolare a Paolo Paoletti, Elena Perolfi, Sonia Caravia e Michele di Gennaro.